CATANIA – Missione compiuta per il TeLiMar Palermo, che conquista la permanenza nella massima serie della pallanuoto maschile italiana al termine di una Gara 2 della semifinale playout carica di tensione e agonismo. Nella vasca della piscina comunale di Nesima, i ragazzi guidati da Gu Baldineti hanno superato i padroni di casa della Nuoto Catania con il punteggio risicato ma pesantissimo di 10-9, chiudendo la serie e garantendosi la salvezza diretta senza bisogno di ulteriori spareggi. Per gli etnei, invece, l’amarezza di una sconfitta che li costringe all’ultimo, decisivo scontro salvezza contro la perdente della sfida tra Rari Nantes Florentia e Olympic Roma.
Come da copione per un derby siciliano con una posta in palio così alta, la partita è stata un susseguirsi di emozioni, sorpassi e controsorpassi, caratterizzata da un’intensità che spesso è sfociata in un elevato numero di sanzioni disciplinari. Il Club dell’Addaura è riuscito a portarsi in vantaggio per due volte nelle fasi iniziali, ma ha dovuto subire il ritorno veemente della Nuoto Catania, capace di piazzare un break di 3-0 a cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo periodo. La reazione dei palermitani non si è fatta attendere, con il pareggio agguantato già prima del cambio vasca di metà gara, in un clima che vedeva fioccare espulsioni da entrambe le parti. Il terzo tempo ha confermato il perfetto equilibrio, con TeLiMar sempre avanti di misura e Catania brava a ricucire immediatamente. Tutto si è deciso nell’ultimo, tesissimo quarto, dove un guizzo finale ha permesso agli ospiti di festeggiare.
La Cronaca Dettagliata del Match
Il tabellino si sblocca per mano ospite con il serbo Bajic che sorprende la difesa etnea. La risposta di Catania arriva in superiorità numerica con Russo. È ancora il TeLiMar a mettere la freccia con Marini, sempre in extra player (1-2). Poco dopo, i palermitani hanno la grande chance per il +2, ma Muscat si fa ipnotizzare da Rossi, che para il tiro dai cinque metri. L’errore costa caro: sul capovolgimento di fronte, Catania guadagna a sua volta un rigore che il capitano Giorgio Torrisi trasforma per il 2-2. Gli etnei completano il sorpasso prima della fine del primo quarto con Ferlito, ancora con l’uomo in più, fissando il parziale sul 3-2.
Il momento positivo della Nuoto Catania prosegue in avvio di seconda frazione: Riccardo Torrisi beffa Holland in superiorità per il 4-2. Poco dopo, ancora Russo trova la via della rete per il 5-2, massimo vantaggio etneo, con la palla che supera la linea di porta dopo una deviazione sfortunata del portiere statunitense del TeLiMar. Nel momento di maggior difficoltà per gli ospiti e di apparente controllo per Catania, arriva un episodio chiave: il giocatore etneo di cognome Catania (coincidenza curiosa) viene espulso per gioco violento. Sul rigore concesso, il giovane Giliberti si dimostra freddo e segna il 5-3, avviando la rimonta palermitana. In transizione è poi Muscat a siglare il -1 (5-4), e l’aggancio viene completato da Boggiano per il 5-5. Prima dell’intervallo lungo, c’è tempo ancora per un’espulsione per comportamento scorretto ai danni di Mangiante del TeLiMar.
Al rientro in vasca, il TeLiMar rimette la testa avanti grazie a Giliberti, ancora efficace in superiorità numerica (5-6). Ma il botta e risposta prosegue senza sosta: Giorgio Torrisi pareggia per Catania (6-6), Boggiano riporta avanti i suoi (6-7), Riccardo Torrisi impatta di nuovo (7-7), Lo Cascio firma il nuovo vantaggio ospite (7-8), ma è ancora Riccardo Torrisi, scatenato, a fissare il punteggio sull’8-8 alla fine del terzo periodo, con tutte le reti del quarto segnate in situazione di uomo in più.
L’ultimo quarto è vietato ai deboli di cuore. Muscat si presenta di nuovo dai cinque metri e questa volta non perdona, portando TeLiMar sul 8-9. La tensione sale, la confusione in acqua aumenta e gli arbitri Pinato e Petronilli sono costretti a un duro lavoro: fioccano i cartellini rossi per limite di falli (Trimarchi, Riolo, Ferlito per Catania; Boggiano, Giliberti, Muscat per TeLiMar) e per gioco violento (Biocanin, Catania), costringendo entrambi i tecnici a dare spazio ai giovanissimi della panchina. In questo clima caotico, la Nuoto Catania trova la forza per un’insperata parità: è Foti, in extra player, a siglare il 9-9. Ma il TeLiMar non si scompone: Emanuele Marini inventa una rete di pregevole fattura (“una perla”, come definita dal commento ufficiale) che vale il 9-10. Negli ultimi istanti, i palermitani difendono con le unghie e con i denti il prezioso vantaggio, assicurandosi la vittoria e la permanenza in Serie A1.
Le Voci del Post-Partita: Gioia TeLiMar, Tensione e Futuro
Visibilmente soddisfatto Emanuele Marini, autore del gol decisivo: “Sapevamo che sarebbe stata dura. Dovevamo solo fare il nostro gioco. Penso che questo sia sempre un derby molto infuocato, quindi ci sta anche questa energia a volte eccessiva. Sono contento dei miei compagni, di quest’anno difficile. La chiave è stata crederci e non mollare mai. In queste partite da dentro o fuori si vede chi ci mette di più. Quest’ultimo gol, che ci ha regalato la salvezza, è stato forse uno dei più belli della mia carriera”.
Molto articolato l’intervento del Presidente del TeLiMar, Marcello Giliberti: “Complimenti ai miei ragazzi, hanno tenuto i nervi saldi meritando la salvezza diretta. Siamo stati quasi sempre in vantaggio, contenuto il ritorno dei nostri mai domi avversari. Unica cosa da cancellare – denuncia Giliberti – il post-partita: nella zona dove recuperavamo gli zaini siamo stati braccati e aggrediti da giocatori e un membro dello staff della Nuoto Catania, tutto documentato con video”. Nonostante l’accaduto, Giliberti aggiunge: “Auguro comunque agli avversari di salvarsi, per orgoglio isolano e per ragioni pratiche (trasferte, common training). Della nostra salvezza ero assolutamente certo, tant’è che ho già perfezionato due ingaggi per potenziare il roster e tornare la prossima stagione in alto. Bravissimi tutti: coach Baldineti, la team manager Araujo, mia figlia e vicepresidente Federica e tutto lo staff”.
Tabellino e Note Tecniche
Nuoto Catania vs TeLiMar 9-10 (Parziali: 3-2; 2-3; 3-3; 1-2) Nuoto Catania: Rossi, Biocanin, Torrisi R. 3, Vukićević, Gulisano, Foti 1, Torrisi G. 2 (1 rig.), Orlando, Catania, Russo 2, Ferlito 1, Riolo, Akmalov, Trimarchi. All. Dato. TeLiMar: Mandalà, Mangiante, Marini 2, Fabiano, Boggiano 2, Alfonso Pozo, Giliberti 2 (1 rig.), Muscat 2 (1 rig.), Lo Cascio 1, Bajic 1, Lo Dico, Pettonati, Holland, Giovinazzo. All. Baldineti. Arbitri: Stefano Pinato (Nervi) e Arnaldo Petronilli (Roma). Superiorità: Nuoto Catania 7/14 + 1/1 rig.; TeLiMar 5/15 + 2/3 rig. (1 parato). Note: Spettatori 400 circa. Espulsi per gioco violento Catania (C) II t., Biocanin (C) IV t. Espulso per comp. scorretto Mangiante (T) II t. Usciti per limite falli Trimarchi, Riolo, Ferlito (C); Boggiano, Giliberti, Muscat (T) nel IV t.