l Messina perde il derby con il Catania (0-1), deciso da un gol di Lunetta nel primo tempo. Biancoscudati generosi ma imprecisi, traversa di Tordini. Salvezza a rischio.
Un Messina generoso, ma impreciso e sfortunato, esce sconfitto dal derby casalingo contro il Catania, perdendo 0-1 al “Franco Scoglio”. Una partita decisa da un episodio nel primo tempo, un gol di Lunetta su schema da calcio d’angolo, che ha premiato un Catania cinico e attento, capace di capitalizzare al massimo l’unica vera occasione creata. Per i biancoscudati, invece, l’ennesima occasione persa per rilanciarsi in classifica e per allontanarsi dalla zona calda.
Messina Propositivo, Catania Cinico: Lunetta Gol
Il Messina, privo di Crimi (squalificato) e Buchel (nemmeno in panchina), si schiera con un 4-3-1-2: Krapikas tra i pali, Lia, Gelli, Marino e Haveri in difesa; Garofalo, Petrucci e Pedicillo a centrocampo; Dell’Aquila a supporto del tandem offensivo Luciani-Costantino. Il Catania risponde con un 3-4-2-1: Dini in porta; Ierardi, Di Gennaro e Gega in difesa; Raimo, Quaini, De Rose e Anastasio a centrocampo; Jimenez e Lunetta alle spalle di Montalto.
L’inizio del match è tutto di marca biancoscudata. Il Messina parte forte, con Dell’Aquila e Lia che spingono sulla destra e creano scompiglio nella difesa etnea. I padroni di casa reclamano anche un calcio di rigore per un presunto tocco di braccio in area ospite, ma l’arbitro lascia proseguire. Il Catania si difende e prova a colpire in contropiede: Montalto, servito da Gega, calcia, ma Gelli si immola e mura la conclusione. Al 14′, Raimo insacca, ma in netta posizione di fuorigioco. Il gol del Catania, però, è nell’aria, e arriva puntuale al 17′: schema su calcio d’angolo, Anastasio serve Lunetta che, dal limite, batte Krapikas con un sinistro preciso.
Il Messina non subisce il colpo e reagisce con orgoglio. Al 32′, Dell’Aquila, tra i migliori in campo, semina il panico sulla destra, si accentra e lascia partire un sinistro a giro che sfiora l’incrocio dei pali. Un’occasione clamorosa, che avrebbe meritato miglior sorte. I ragazzi di Banchieri spingono, ma il Catania si chiude a riccio e difende il vantaggio con ordine.
Nella ripresa, Banchieri prova a dare una scossa alla squadra, inserendo Tordini e Vicario al posto di Pedicillo e Dell’Aquila. E proprio Tordini, al 50′, ha l’occasione per pareggiare: servito da Luciani, lascia partire un destro potente dalla distanza che si stampa sulla traversa. La sfortuna si accanisce sul Messina, che al 55′ sfiora ancora il gol con Costantino, il cui colpo di testa viene deviato da Dini sopra la traversa.
Il Messina Attacca, il Catania si Difende: Finale Senza Emozioni
Il Messina continua ad attaccare, ma il Catania si difende con ordine, affidandosi alle ripartenze. Dalmonte e Jimenez, subentrati nella ripresa, vanno vicini al raddoppio in un paio di occasioni, ma Krapikas è attento e sventa la minaccia. Nel finale, Banchieri si gioca la carta Anzelmo al posto di Petrucci, ma il forcing finale dei padroni di casa non produce gli effetti sperati.
Il Messina esce sconfitto dal derby, tra i rimpianti per le occasioni sprecate e la consapevolezza di aver offerto una prestazione generosa, ma non sufficiente per portare a casa punti. Una sconfitta che complica il cammino verso la salvezza, rendendo ancora più incerto il futuro dei biancoscudati. La giornata positiva è caratterizzata solo dal record di spettatori al “Franco Scoglio”.