Il 17enne palermitano Federico Cinà, al debutto in un Masters 1000 a Miami, batte Comesana (7-6, 7-6) lottando contro i crampi. Al secondo turno sfida Dimitrov.
Un’impresa memorabile del palermitano, una vittoria che ha il sapore della favola. Federico Cinà, 17enne palermitano, numero 441 del ranking ATP, ha superato il primo turno del Miami Open (secondo Masters 1000 della stagione), battendo l’argentino Francisco Comesana (numero 67 al mondo) con il punteggio di 7-6(4) 7-6(2). Una partita giocata con una maturità straordinaria, vinta nonostante i crampi che lo hanno colpito nel finale, e che proietta il giovane talento italiano sotto i riflettori del tennis mondiale.
Federico Cinà è figlio d’arte: suo padre, Francesco Cinà, è stato lo storico coach di Roberta Vinci, una delle più grandi tenniste italiane di sempre. Un background familiare che, evidentemente, ha contribuito a far sbocciare il talento del giovane Federico, che a Miami ha ottenuto la sua prima vittoria in un torneo ATP, dimostrando di avere le carte in regola per competere ad altissimi livelli.
La partita contro Comesana è stata combattuta ed equilibrata, ma Cinà ha dimostrato una freddezza e una lucidità impressionanti nei momenti decisivi. L’italiano è stato avanti di un break in entrambi i parziali, ma ha subito la rimonta dell’argentino in entrambe le occasioni. Nel primo set, ha addirittura cancellato un set point nel dodicesimo gioco. La partita si è decisa in entrambi i casi al tie-break, dove Cinà ha mostrato una superiorità schiacciante, vincendoli entrambi con ampio margine (7-4 e 7-2).
I Crampi e il Match Point Sfumato: la Sofferenza nel Finale
Nel secondo set, la partita si è complicata ulteriormente per Cinà, quando, sul 5-2 in suo favore, ha avuto un match point, non sfruttato. Da quel momento, oltre a dover affrontare l’avversario, ha dovuto lottare strenuamente contro i crampi, che ne limitavano i movimenti. Una sofferenza fisica evidente, ma che non ha impedito al giovane tennista di portare a casa la vittoria.
“Sono stremato, ma felicissimo”, ha dichiarato Cinà dopo la partita. “Sono stato bravo nei momenti importanti, nel secondo set ho avuto i crampi e facevo fatica a muovermi, ma sono stato bravo a non mollare. Ho dato tutto e lottato tanto, non potevo mollare”. Parole che testimoniano la grinta, la determinazione e la forza di volontà di un ragazzo che non si arrende di fronte alle difficoltà.
Al secondo turno, Cinà affronterà il bulgaro Grigor Dimitrov, numero 15 del ranking ATP e finalista della scorsa edizione del torneo in Florida. Una sfida proibitiva, sulla carta, ma che rappresenta un’occasione straordinaria per il giovane italiano, per confrontarsi con un campione affermato e per continuare a crescere e a migliorare. “Sono felicissimo di affrontare un giocatore come lui, non vedo l’ora”, ha detto Cinà.
A impressionare, nella partita contro Comesana, è stata soprattutto la facilità con cui Cinà ha difeso il proprio servizio, almeno fin quando il fisico lo ha sostenuto. Il tennista classe 2007 ha concluso la partita con il 76% di prime in campo e con un rendimento del 72%. Spessissimo è riuscito ad aprirsi il campo con il servizio, per poi incidere con il colpo immediatamente successivo. Lo dimostrano i 24 vincenti prodotti, a fronte dei 28 errori gratuiti. Un tennis aggressivo, propositivo, che fa ben sperare per il futuro. Un destino che il giovane Federico scoprirà partita dopo partita, ma che oggi lo vede sorridere, felice per una vittoria indimenticabile.