Una serata da incorniciare per il Siracusa, che davanti a un “Nicola De Simone” gremito e vestito d’azzurro piega 3-0 la Vibonese e tiene vivo il sogno della promozione diretta in Serie C. Una vittoria netta, costruita con il cuore e la tecnica, che permette agli uomini di Turati di mantenere il punto di vantaggio sulla Reggina. Tutto si deciderà domenica prossima a Barcellona Pozzo di Gotto contro l’Igea Virtus.
Fin dai primi istanti, l’atmosfera allo stadio è quella delle grandi occasioni. La coreografia della Curva Anna, imponente e suggestiva, accoglie le squadre con il grido “Ruggisci, sbrana, conquista” a campeggiare su un grande leone azzurro. E il Siracusa risponde sul campo con una prestazione da applausi.
Il primo squillo è dei padroni di casa: al 3′ Acquadro va al tiro su punizione, ma Atteo salva sulla linea. Subito dopo, però, la Vibonese fa tremare il De Simone: Alagna si presenta solo davanti a Iovino, ma il portiere azzurro è straordinario nell’uscita bassa. Le emozioni non mancano: all’11’ Pistolesi e Maggio confezionano un’azione pericolosa, ma la difesa ospite riesce a chiudere.
La gara è aperta e vibrante. Al 15′ è la Vibonese a sfiorare il vantaggio con Napolitano, il cui sinistro lambisce il palo. Ma al 21′ arriva l’esplosione del De Simone: Alma libera Candiano sul filo del fuorigioco, il centrocampista azzurro supera Bolzon con un pallonetto millimetrico e porta avanti il Siracusa.
Il vantaggio galvanizza gli uomini di Turati. Alma sfiora il raddoppio su punizione al 25′, mentre la Vibonese prova a reagire con Terranova, senza fortuna. Al 33′ Limonelli mette i brividi a Bolzon con una grande giocata che esce di un soffio.
Al 38′ la partita si tinge di giallo: Giuliano Alma si accascia a terra toccandosi il ginocchio. L’infortunio appare subito grave: il numero 21 esce in lacrime, in barella, tra gli applausi commossi dello stadio. Al suo posto entra Convitto.
Il Siracusa non si lascia abbattere e continua a spingere. Al 44′ Maggio impegna Bolzon con un sinistro potente. Poi, nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Maresca, arrivano le reti che indirizzano la serata: al 47′ Limonelli finalizza un’azione aerea con Maggio, battendo il portiere ospite con un rasoterra chirurgico. Al 50′ è proprio Mimmo Maggio a calare il tris, svettando su una punizione di Di Grazia e firmando il 3-0.
La ripresa si apre con il Siracusa in controllo. Di Grazia deve lasciare il campo per infortunio, sostituito da Longo. La Vibonese prova a rientrare in partita con Napolitano, che si invola verso Iovino, ancora una volta impeccabile nell’uscita bassa.
Maggio sfiora il poker su imbeccata di Candiano, ma il suo tiro si stampa sulla figura di Bolzon. Mister Turati inizia a ruotare gli uomini: entrano Marco Palermo, Manuel Sarao e Russotto, mentre la Vibonese tenta qualche cambio per ravvivare la manovra.
La partita resta vivace. Siracusa che gioca con intelligenza, senza abbassare troppo il baricentro, sfiorando ancora il gol in ripartenza. Ogni ripartenza è una potenziale occasione da rete, mentre Iovino continua a blindare la porta azzurra.
Negli ultimi minuti, il Siracusa gestisce il pallone con maturità, accompagnato da una bolgia di cori sugli spalti. Quando l’arbitro fischia la fine dopo tre minuti di recupero, il “De Simone” esplode in un urlo liberatorio.
Il Siracusa resta così in testa alla classifica a quota 75 punti, mantenendo un punto di vantaggio sulla Reggina, vittoriosa 3-1 contro il Castrumfavara. Sarà l’ultima giornata a decretare la regina del Girone I: gli azzurri faranno visita all’Igea Virtus, mentre la Reggina sarà impegnata contro la Sancataldese.
Un finale al cardiopalma che promette emozioni forti. Il Siracusa, sospinto da un’intera città, andrà all’assalto dell’ultimo ostacolo con la grinta, la determinazione e il cuore che l’hanno accompagnato per tutta la stagione. Mancano solo novanta minuti al sogno.