Dopo quindici lunghi anni, il Milazzo torna in Serie D. Una promozione costruita con fatica, sudore e una stagione da incorniciare, suggellata dalla vittoria nel derby contro la Jonica. Un successo che chiude un cerchio aperto nel 2009-2010, quando i mamertini salirono fino al professionismo, sfiorando addirittura l’ex Serie C1 prima di una dolorosa caduta. Ora, la città può finalmente tornare a sognare.
La formazione guidata da Angelo Bognanni, inizialmente accreditata per un piazzamento nelle prime cinque posizioni, ha sovvertito ogni pronostico estivo, mantenendo la vetta per l’intera durata del campionato. I numeri parlano chiaro: 19 vittorie, 9 pareggi e appena 2 sconfitte. Quarantuno reti realizzate, solo undici subite. La miglior difesa del torneo e una costanza che ha piegato anche la tenace resistenza del Modica, arrivato secondo a soli due punti di distanza.
La cronaca del match è l’emblema della stagione mamertina: solidità, grinta e un pizzico di sofferenza. Dopo un avvio equilibrato, al 6′ Franchina sfiora il gol di testa, costringendo l’ex Quartarone a una parata decisiva. Al 18′ La Spada serve Corso su punizione, ma il tiro è debole.
Intanto arriva la notizia del vantaggio del Modica sul Rosmarino, ma il Milazzo non si scompone. Al 21′ è Ferrè a creare un’altra occasione, ma ancora una volta Quartarone salva i suoi. Alla mezz’ora, la Jonica si fa vedere con un traversone di Gjurchinoski e, sugli sviluppi, Ragosta scheggia il palo direttamente dalla bandierina.
Il finale di primo tempo vede il Milazzo prendere in mano il pallino del gioco: al 40′ Dama tenta la soluzione da lontano, sfiorando la traversa, mentre poco dopo Salvo manca di testa. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 48′: La Spada gestisce un possesso al limite e inventa un tiro-cross che Ferrè, in spaccata, trasforma in oro, battendo Quartarone e mandando in delirio i tifosi ospiti.
Nella ripresa il ritmo cala fisiologicamente. La tensione è palpabile. Al 12′ Piccioni è bravo a neutralizzare un tentativo di Gjurchinoski, mentre al 14′ è Scolaro a sfiorare il raddoppio da centro area. Al 21′ La Spada si inventa una rovesciata spettacolare, annullata per fuorigioco.
A complicare i piani della Jonica arriva anche l’espulsione di Baldè, che lascia i suoi in dieci al 36′. Sul conseguente calcio di punizione, Corso sfiora il palo. Gli ultimi minuti sono un concentrato di sofferenza: Cassaro salva in extremis su Verdura, mentre gli undici minuti di recupero, causati anche dall’infortunio di Ragosta, sembrano infiniti.
Al triplice fischio, è apoteosi: giocatori, staff e tifosi esplodono di gioia. La promozione è realtà. Una stagione straordinaria si chiude con il trionfo di una squadra costruita con equilibrio, pragmatismo e una ferrea volontà di non mollare mai.
Tabellino:
Jonica-Milazzo 0-1 Marcatore: 48′ pt Ferrè.
Formazioni:
Jonica: Quartarone, Insana, Staris, Pereira Muniz, Guillermo Ferreras, Baldè, Paparelli, Bozzanga, Ragosta, Gjurchinoski, Verdura (37′ st Lanza). A disposizione: Russo, Maldonado, Matta, Leotta, Ferrando, Romeo, Filoramo, Nicosia. All.: Vincenzo Famulari.
Milazzo: Piccioni, Salvo (35′ st Iannello), Franchina, Foti, Dama, Cassaro, Jantus, Corso (52′ st Presti), Ferrè (32′ st Diallo), La Spada, Scolaro. A disposizione: Morabito, Ozawje, Bucolo, Giannaula, Trimboli, Locantro. All.: Angelo Bognanni.
Note: Espulso: 36′ st Baldè (Jonica) per doppia ammonizione. Ammoniti: Corso (Milazzo), Insana (Jonica), Baldè (Jonica), Cassaro (Milazzo). Calci d’angolo: 3-3. Recupero: 2′ pt, 11′ st.