Dopo un lungo periodo di astinenza, l’Ortigia ritrova finalmente la gioia della vittoria. Alla piscina “Caldarella” di Siracusa, i biancoverdi superano 9-7 l’Olympic Roma al termine di una sfida intensa e combattuta, che rilancia la squadra di Stefano Piccardo all’ottavo posto in classifica, con due punti di vantaggio sul TeLiMar. Una vittoria sull’Olympic Roma che ha un peso specifico enorme, sia sul piano morale che in ottica play-off, arrivata dopo quasi 50 giorni difficili. Decisivi i gol di un ispiratissimo Carnesecchi e le parate magistrali di Tempesti, in una gara che ha visto l’Ortigia soffrire, reagire e, infine, esultare.
L’approccio alla partita non è dei migliori per i padroni di casa, apparsi inizialmente contratti e timorosi. L’Ortigia pensa più a difendere che ad attaccare, finendo per subire l’iniziativa dell’Olympic Roma. Ne nasce un primo tempo povero di emozioni, in cui le uniche reti portano la firma di Vitale per gli ospiti e di Cassia su superiorità numerica per l’Ortigia. I biancoverdi faticano a trovare ritmo offensivo, ma riescono a contenere gli avversari grazie a una buona tenuta difensiva, con Tempesti già protagonista tra i pali.
Nel secondo parziale la gara si accende. L’Olympic passa in vantaggio, ma l’Ortigia reagisce con orgoglio e ribalta il punteggio grazie ai centri di Scordo e Carnesecchi. I ragazzi di Piccardo sembrano aver cambiato marcia, ma subiscono un brusco contraccolpo: i romani colpiscono in contropiede e piazzano un parziale di 0-3 che li porta sul 5-3. A metà gara, sugli spalti cresce la preoccupazione di vivere un’altra giornata amara. La partita però è tutt’altro che finita, e i biancoverdi non hanno ancora detto l’ultima parola.
Rimonta nel terzo tempo: difesa solida e colpo di Kalaitzis
Nel terzo tempo l’Ortigia alza il ritmo e torna in partita. Un atteggiamento più aggressivo in difesa e una maggiore determinazione in attacco consentono ai padroni di casa di ridurre il divario. È Kalaitzis a firmare il pareggio con una conclusione precisa, scatenando l’entusiasmo della “Caldarella”. Anche quando l’ex Vidovic riporta avanti l’Olympic Roma, l’Ortigia resta compatta e reagisce con Inaba. Poi è ancora Carnesecchi, protagonista assoluto della vittoria sull’Olympic Roma, a firmare il sorpasso, facendo esplodere di gioia il pubblico di casa.
Ultimo quarto di cuore: Scordo chiude i conti
Nell’ultima frazione si gioca sul filo dell’equilibrio, con le due squadre che si affrontano colpo su colpo. La differenza la fanno i dettagli e, soprattutto, la voglia di vincere dell’Ortigia. Un tap-in di Scordo regala ai biancoverdi il doppio vantaggio, fondamentale per gestire gli ultimi minuti. Vitale accorcia, ma Carnesecchi, ancora lui, chiude i conti fissando il risultato sul 9-7. È il gol che certifica una vittoria attesa e sofferta, che interrompe il digiuno e riporta entusiasmo e fiducia in casa Ortigia.
Nel post-partita, coach Stefano Piccardo ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Faccio i complimenti ai ragazzi, abbiamo lavorato con serietà anche durante il periodo negativo. Oggi era una partita difficile, sapevamo che la prima metà sarebbe stata complicata, ma nel terzo e quarto tempo ho visto una grande reazione. Dobbiamo continuare su questa strada: ci aspettano due sfide toste con Florentia e Catania, ma ci arriviamo con più fiducia.”
Il tecnico ha poi sottolineato l’evoluzione della squadra: “Sul 3-3 abbiamo sbagliato due movimenti e ci siamo ritrovati sotto 5-3. Ma oggi, a differenza di qualche settimana fa, abbiamo avuto la pazienza di costruire l’azione giusta anche in doppia superiorità. Siamo cresciuti in attenzione e compattezza difensiva, e questo ha fatto la differenza.”
Tra i migliori in vasca, Alessandro Carnesecchi, autore di una prova maiuscola con reti decisive, ha commentato così il successo: “Vincere oggi è stato fondamentale. Venivamo da un periodo complicato, con molta frustrazione e pressione. Non è stata una gara perfetta, ma contavano solo i tre punti. Ci siamo aiutati davvero l’uno con l’altro, e questa è stata la chiave. Oggi si è visto lo spirito giusto. Ora pensiamo alle prossime sfide, una alla volta. Restiamo concentrati.”