MESSINA – Si interrompe bruscamente la trattativa che avrebbe potuto portare a un cambio di proprietà per l’ACR Messina. Francesco Borgosano, manager messinese e CEO della società statunitense “Huddle”, ha annunciato oggi, attraverso una lettera aperta alla città, la sua decisione di ritirarsi dal processo di acquisizione del club giallorosso dall’attuale proprietà, la AAD Invest Group. Una scelta sofferta, motivata da criticità emerse durante la fase di verifica dei conti e da difficoltà nel dialogo con la controparte.
Borgosano, che si definisce tifoso del Messina “da sempre”, ha spiegato di aver sentito il dovere di fare chiarezza “per amore di Messina” e per tutelare la propria reputazione, dopo le recenti notizie sugli sviluppi societari evidenziate anche da una nota del sindaco Basile. Il manager ha ripercorso la genesi del progetto, nato “quasi per caso” lo scorso autunno insieme ad altri soci, con l’ambizioso obiettivo di “restituire lustro e dignità al Messina“. Per mesi, ha agito come promotore delle trattative, cercando “in ogni modo di superare le numerose sfide emerse”, mosso dal desiderio di contribuire a un futuro solido per la squadra della sua città natale.
Tuttavia, il percorso si è rivelato più complesso del previsto. Borgosano parla esplicitamente di “difficoltà riscontrate nella collaborazione con l’attuale proprietà”, che avrebbero causato un “rallentamento del processo di due diligence”. Questa fase di analisi approfondita dei conti e della situazione legale del club, pur essendo stata condotta solo parzialmente, avrebbe fatto emergere un quadro preoccupante: una “situazione debitoria e legale non in linea con i nostri standard” di investimento, ha scritto Borgosano.
Il manager messinese costretto al passo indietro: “Difficoltà con la proprietà e criticità emerse dalla due diligence”
Di fronte a queste “criticità” e alla “mancanza delle condizioni necessarie per procedere”, Borgosano si è visto “costretto a comunicare, con rammarico, l’impossibilità di portare a termine l’acquisizione”. Una decisione sofferta, come traspare dalle sue parole: “Ci ho creduto e provato fino alla fine, con tutte le mie forze, ma mi sono dovuto arrendere davanti ad una situazione complessa”.
Nonostante il fallimento della trattativa, Borgosano ha voluto ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno lavorato al progetto: professionisti, rappresentanti delle istituzioni, amici e anche chi ha supportato l’iniziativa “silenziosamente”. Ha ribadito di non aver mai cercato visibilità personale e di non volerla cercare ora, scusandosi con i giornalisti per il suo riserbo durante le negoziazioni. “Sono e continuerò ad essere tifoso del Messina,” ha affermato, rivolgendo il suo ringraziamento più grande alle “migliaia di fantastici ragazzi” della tifoseria.
Un pensiero particolare e parole di stima sono state riservate anche all’attuale staff tecnico e dirigenziale del club: il Direttore Sportivo Domenico Roma, il mister Bancheri, lo staff tecnico e tutti i calciatori “che continuano a lavorare con passione nonostante le difficoltà e l’incertezza”. Proprio per loro, ha aggiunto, “l’amarezza di non essere riusciti a chiudere questa trattativa è ancora più grande”.
La lettera si conclude con l’augurio che possano tornare “giorni di gioia e di gloria” per il Messina Calcio. Ma questo passo indietro di Borgosano e del suo gruppo lascia inevitabilmente un’ombra di incertezza sul futuro societario dell’ACR Messina, soprattutto alla luce delle criticità debitorie e legali emerse dalla due diligence parziale e delle difficoltà di dialogo con l’attuale proprietà AAD Invest Group menzionate dal manager. La palla torna ora nel campo della proprietà attuale, mentre la città e i tifosi restano in attesa di sviluppi.