Scafatese, pari amaro a Paternò: la vetta e la Sambiase al terzo posto si allontanano. Buon pari per i rossoblù che restano a ridosso delle zone alte della classifica
La Scafatese non va oltre lo 0-0 sul campo del Paternò, in un match equilibrato e avaro di emozioni. Un pareggio che, alla luce delle vittorie di Siracusa e Reggina, allontana i canarini dalla vetta della classifica, ora distante e contesa ormai solo dalle due compagini. La squadra di mister Atzori, nonostante un undici rivoluzionato, non riesce a sfondare il muro difensivo dei siciliani, confermando le difficoltà in trasferta in questo scorcio di stagione. Il terzo posto è ormai consolidato grazie ai due punti di vantaggio sulla Vibonese, che raggiunge proprio la Scafatese al quarto posto in classifica.
Rivoluzione Atzori: scelte sorprendenti nell’undici iniziale
La gara del “Falcone-Borsellino” ha visto una Scafatese inedita scendere in campo. Mister Atzori ha infatti sorpreso tutti con alcune scelte coraggiose, a partire dall’esclusione di Palmieri e del capitano Aliperta. Spazio a Iannone, alla prima apparizione stagionale, e al ritorno di Raffaele Vacca in mediana, al fianco di Potenza. In difesa, l’assenza di Cham ha portato alla titolarità di Lowe, con Armeno sull’out opposto e la coppia Chiariello-Altobello al centro. In attacco, Molinaro ha agito da “falso nueve”, supportato da Neglia a sinistra e Iannone a destra, con Foggia riferimento offensivo. Una formazione sperimentale che, tuttavia, non ha prodotto i risultati sperati.
Primo tempo: poche emozioni, Paternò pericoloso nel finale
La Scafatese parte bene, con Chiariello che sfiora il gol di sinistro nei primi minuti, ma l’azione sfuma per l’intervento impreciso di Molinaro. Le occasioni migliori per i canarini arrivano da palla inattiva, con Vacca, Foggia e Lowe che ci provano senza fortuna. Il Paternò si rende pericoloso nel finale di tempo con un’azione di Asero, che serve Guida: il colpo di testa dell’attaccante siciliano, in posizione dubbia, finisce alto. Un primo tempo equilibrato, con poche emozioni e tanta battaglia a centrocampo, si conclude a reti inviolate.
Secondo tempo: Scafatese sfortunata, Lowe si infortuna
La ripresa si apre con due tentativi del Paternò da calcio d’angolo. La Scafatese risponde con un tiro di Francia deviato, che per poco non beffa Becchi. Al 60′ Atzori inserisce Palmieri al posto di Neglia, e l’attaccante si rende subito pericoloso con due conclusioni respinte da Mileto. Vacca, al 65′, si esibisce in una spettacolare rovesciata, che però termina alta. Nel finale, la Scafatese reclama un gol annullato a Colley per fuorigioco. La sfortuna si accanisce sui canarini, con Lowe costretto ad abbandonare il campo per infortunio, lasciando i suoi in dieci uomini nei minuti finali, avendo esaurito le sostituzioni disponibili.
Un punto che serve a poco: il futuro della Scafatese
Il pareggio a reti bianche di Paternò lascia l’amaro in bocca alla Scafatese. La squadra di Atzori non riesce a dare continuità ai risultati e vede allontanarsi la vetta della classifica. La lotta per il primato sembra ormai una questione a due tra Siracusa e Reggina, mentre la Scafatese dovrà guardarsi le spalle dalla Vibonese, che la incalza in quarta posizione a pari punti. Il terzo gradino del podio è ancora distante due punti. Serve un cambio di passo per affrontare al meglio il rush finale di stagione e centrare l’obiettivo di un piazzamento play-off, in attesa di capire quale sarà il futuro societario. Il tempo stringe e i canarini devono ritrovare la giusta rotta per non vanificare gli sforzi compiuti finora. Urge ritrovare compattezza e cinismo sotto porta, a partire dal prossimo impegno, dove servirà una prestazione convincente per rilanciare le ambizioni della squadra e ridare entusiasmo a una piazza che merita di sognare in grande.