Giugliano in Campania (NA) – Un Messina indomito, capace di resistere a un’incredibile serie di avversità, ribaltare due volte lo svantaggio e conquistare una vittoria epica, quasi miracolosa, al “De Cristofaro” di Giugliano. Finisce 2-3 una partita rocambolesca, un’altalena di emozioni e colpi di scena, decisa al 93′ da un gol di Marco Crimi, centrocampista messinese doc, che regala ai siciliani tre punti fondamentali nella corsa salvezza, punti che hanno il sapore di un’impresa. Una partita che sembrava stregata, iniziata con due infortuni nei primi 14 minuti e proseguita con un doppio svantaggio, si trasforma in un trionfo in pieno recupero, grazie al cuore, alla grinta e alla determinazione di un gruppo che non ha mai smesso di crederci.
L’avvio di gara è un vero e proprio incubo per il Messina di Simone Banchieri, che si presenta al “De Cristofaro” con l’obiettivo di riscattare un periodo difficile e dare una scossa alla classifica. Nei primi 14 minuti, però, i peloritani perdono per infortunio sia il centrale difensivo Marco Marino che il terzino sinistro Damiano Haveri, costringendo il tecnico a ridisegnare completamente la difesa, adattando il ghanese Patrick Gyamfi al centro e arretrando il centrocampista Vincenzo Garofalo sulla fascia sinistra, con l’ingresso del jolly Michele Buchel. Un’autentica emergenza, che testimonia la sfortuna che sta perseguitando il Messina in questa stagione.
Nonostante le difficoltà, il Messina prova a fare la partita, mostrando un atteggiamento propositivo. Al 10′, è il giovane attaccante esterno Pasqualino Pedicillo a rendersi pericoloso, con una conclusione deviata in angolo da un attento Russo. Un minuto dopo, il Giugliano sfiora il vantaggio: Peluso supera Krapikas in uscita con un pallonetto, ma Gelli salva tutto sulla linea, rifugiandosi in corner. È un botta e risposta continuo. Al 17′, il neo-entrato Buchel calcia una punizione dal limite, ma la barriera respinge.
Al 20′, però, arriva la doccia fredda per gli ospiti: l’ex Baldé inventa un assist perfetto per Del Sole, che si inserisce con i tempi giusti e batte Krapikas con un preciso diagonale. Un gol che premia la maggiore concretezza del Giugliano, ma che non rispecchia l’andamento del match. Per Del Sole, si tratta di una sorta di maledizione per il Messina: è il terzo anno consecutivo che segna contro i biancoscudati.
Reazione Messina: Luciani Sfiora il Pari, Russo si Supera Più Volte
Il Messina non si abbatte e reagisce con veemenza, mostrando grande carattere e orgoglio. Al 26′, Petrucci, uno dei migliori in campo, pesca Luciani in area con un cross millimetrico: il colpo di testa dell’attaccante è potente e preciso, ma Russo compie un autentico miracolo, deviando la palla sulla traversa. Tre minuti dopo, è Tordini a sfiorare il gol con un tiro velenoso, ma Russo è ancora una volta superlativo nel deviare in angolo. Il portiere del Giugliano è il protagonista assoluto del primo tempo, negando la gioia del gol anche a Pedicillo al 33′ (tiro a lato dopo una sponda di Luciani) e al 42′ (conclusione potente e centrale).
Nel finale di tempo, il Messina rischia di capitolare nuovamente, ma Krapikas è prodigioso nel deviare in angolo un tiro ravvicinato di Peluso, su cui si era inserita una deviazione di Gelli. Si va al riposo con i padroni di casa in vantaggio per 1-0, un risultato che punisce eccessivamente gli sforzi e la sfortuna del Messina.
La ripresa si apre con un Messina arrembante, determinato a ribaltare il risultato. Al 51′, Buchel, entrato benissimo in partita, si procura un calcio di rigore, subendo fallo da Solcia. Dal dischetto, Pierluca Luciani, specialista infallibile, non sbaglia e firma l’1-1, realizzando il suo sesto gol in campionato (ottavo considerando le due reti annullate contro il Taranto poi escluso). Un gol che premia la caparbietà del Messina e la sua voglia di non arrendersi.
Il Messina continua a spingere, alla ricerca del vantaggio. Ma al 67′, è il Giugliano a tornare avanti: su un’azione confusa in area, sviluppatasi da un calcio d’angolo, Minelli è il più lesto a ribadire in rete da pochi passi, sfruttando una respinta corta della difesa. Sembra l’ennesima beffa per i peloritani, che non riescono a concretizzare la mole di gioco prodotta.
Ma questo Messina ha sette vite. Al 75′, Tordini calcia una punizione da posizione interessante, ma trova la barriera. Banchieri si gioca le ultime carte, inserendo l’attaccante esterno Vincenzo Dell’Aquila e il centrocampista offensivo Francesco Vicario al posto di Petrucci e Pedicillo. E all’85’, arriva il meritato pareggio: Buchel, ancora lui, inventa un assist geniale per Garofalo, Russo respinge il tiro del terzino, ma Gyamfi, da vero rapace d’area, è rapidissimo a ribadire in rete in spaccata, firmando il 2-2 e facendo esplodere di gioia il settore ospiti.
Il finale è da cardiopalma, con il Messina che crede nell’impresa. All’88’, Luciani e Lia mancano di un soffio il colpo del ko, non riuscendo a concludere da posizione favorevolissima. Ma al 93′, l’apoteosi, il momento che tutti i tifosi messinesi aspettavano: su una punizione battuta da Tordini, Gyamfi colpisce male il pallone, ma sulla traiettoria c’è Marco Crimi, messinese doc, che da due passi insacca il gol del definitivo 2-3, facendo esplodere di gioia incontenibile i 135 tifosi peloritani presenti al “De Cristofaro”, accorsi a sostenere la squadra nonostante le difficoltà.
Negli ultimi istanti, si accende una rissa in campo: Krapikas viene colpito e finisce a terra. L’arbitro espelle Dell’Aquila e Giorgione, ammonisce Oyewale. Ma poco importa: al triplice fischio, il Messina può festeggiare una vittoria incredibile, sofferta, ma meritatissima, che riaccende le speranze di salvezza e dimostra il grande cuore, l’orgoglio e la determinazione di questa squadra, che ha saputo reagire a un’infinità di avversità. Un successo che mancava in trasferta da oltre un anno (3 marzo 2024, vittoria poi cancellata contro il Taranto) e che rilancia le ambizioni dei biancoscudati.