Akragas, continua la crisi: Scafatese vince 3-1, retrocessione sempre più vicina
L’Akragas non riesce a invertire la rotta e subisce una pesante sconfitta per 3-1 sul campo della Scafatese, nella 26esima giornata del campionato (specificare girone e serie, se possibile, es: Serie D Girone I). I biancazzurri, in piena crisi di risultati e di gioco, resistono quasi un tempo, ma poi crollano sotto i colpi di Foggia, Neglia e Santarpia. Inutile il gol di Lo Faso, che aveva momentaneamente riacceso le speranze. Una sconfitta che complica ulteriormente la situazione di classifica dell’Akragas, sempre più vicino alla retrocessione diretta.
Primo tempo: Akragas tiene, ma Foggia sblocca il risultato
L’Akragas di mister Giancarlo Favarin (confermato allenatore, visto che il secondo articolo menziona ancora lui) si presenta allo stadio “Comunale 28 Settembre” di Scafati con l’obiettivo di conquistare punti preziosi in chiave salvezza. La squadra biancazzurra, reduce da un periodo negativo, cerca di contenere la determinazione dei padroni di casa, che partono subito forte. La difesa dell’Akragas, però, regge bene l’urto iniziale e concede poco spazio agli attaccanti campani.
La partita si sblocca al 39′, quando Foggia, con un guizzo dei suoi, trova il gol del vantaggio per la Scafatese. Un colpo duro per l’Akragas, che chiude il primo tempo sotto di un gol, con il risultato di 1-0.
Secondo tempo: Neglia raddoppia, Lo Faso illude, Santarpia chiude i conti
Nella ripresa, la Scafatese intensifica la pressione e all’11’ (57′ secondo uno dei due articoli, da verificare la correttezza del minuto) trova il gol del raddoppio con Neglia. L’Akragas sembra accusare il colpo, ma al 20′ ha una reazione d’orgoglio: Lo Faso, con la sua seconda rete stagionale, riapre la partita, firmando il 2-1.
Un gol che illude i tifosi biancazzurri, perché al 28′ la Scafatese ristabilisce le distanze con Santarpia, che realizza il definitivo 3-1. Un uno-due micidiale che taglia le gambe all’Akragas, incapace di reagire e di evitare la sconfitta.
Akragas, una crisi senza fine: infortunio di Palazzolo ed espulsione di Rechichi
Per l’Akragas, oltre al danno, la beffa. La squadra biancazzurra, infatti, deve fare i conti anche con l’infortunio di Palazzolo, costretto a lasciare il campo, e con l’espulsione di Rechichi, per proteste (cartellino rosso diretto). Una situazione di emergenza che complica ulteriormente il lavoro di mister Favarin, chiamato a risollevare le sorti di una squadra in piena crisi.
La classifica si fa sempre più difficile: la retrocessione è a un passo
La sconfitta contro la Scafatese complica ulteriormente la situazione di classifica dell’Akragas, che si avvia mestamente verso la retrocessione diretta. I biancazzurri, sempre più ultimi (verificare la posizione in classifica, se possibile), devono fare i conti con un distacco sempre più ampio dalle dirette concorrenti per la salvezza. Un momento difficilissimo per la squadra e per i tifosi, che vedono allontanarsi sempre di più la speranza di rimanere in categoria.
Analisi della partita: Akragas, difesa fragile e attacco sterile
L’Akragas ha disputato una partita insufficiente, mostrando ancora una volta i limiti di una squadra in difficoltà. La difesa, troppo fragile e distratta, ha concesso troppo spazio agli attaccanti della Scafatese, che hanno potuto colpire con facilità. L’attacco, dal canto suo, è apparso sterile e poco incisivo, incapace di creare occasioni da gol e di impensierire la retroguardia avversaria. Una prestazione deludente, che evidenzia la necessità di un cambio di rotta immediato.
Il futuro dell’Akragas: serve una scossa per evitare il baratro
Il futuro dell’Akragas è sempre più incerto. La squadra biancazzurra ha bisogno di una scossa, di un cambio di passo per evitare la retrocessione. Servirà un’impresa per conquistare la salvezza, ma l’Akragas ha il dovere di provarci fino alla fine, per rispetto dei tifosi e della storia del club.
Una stagione da dimenticare, ma la speranza è l’ultima a morire
La stagione dell’Akragas si sta rivelando un vero e proprio calvario, con risultati negativi e prestazioni deludenti. La retrocessione sembra ormai inevitabile, ma la speranza è l’ultima a morire. I biancazzurri hanno il dovere di lottare fino alla fine, per onorare la maglia e per regalare ai tifosi qualche soddisfazione in un’annata da dimenticare. Il calcio, si sa, è imprevedibile, e l’Akragas ha il dovere di crederci fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Serve un miracolo sportivo.