Vittoria, un pomeriggio di ordinaria follia. Quella che precede il fischio d’inizio di Vittoria-Milazzo, match di cartello del campionato di Eccellenza, è una pagina nera per lo sport siciliano. Le due tifoserie, note per la loro accesa rivalità, si scontrano nei pressi dello stadio, trasformando i dintorni del “Gianni Cosimo” in un campo di battaglia. Volano pietre, calci e pugni, mentre la polizia fatica a contenere la furia degli ultrà. Un agente in borghese, intervenuto per sedare gli scontri, rimane ferito ad un piede. Una ragazza, colpita da una crisi di panico, viene soccorsa e trasportata in ospedale. Scene di guerriglia urbana che nulla hanno a che vedere con lo sport e con il sano agonismo.
Ma la cronaca di questo pomeriggio di follia non si esaurisce qui. Perché in campo, Vittoria e Milazzo, appaiate in testa alla classifica, danno vita ad una partita emozionante e ricca di colpi di scena. Il Milazzo passa in vantaggio al 9′ con una conclusione di La Spada che si insacca all’incrocio dei pali. Il Vittoria pareggia tre minuti dopo con Agudiak, abile a sfruttare un assist di Lo Nigro. Al 37′ i padroni di casa completano la rimonta con un eurogol di Iezzi, che si libera di due avversari e batte il portiere con un preciso destro a giro. Nella ripresa, il Milazzo spinge alla ricerca del pareggio, che arriva al 78′ grazie ad un colpo di testa di Franchina, su cross di Dama. Nel finale, entrambe le squadre cercano la vittoria, ma il risultato non cambia più.
Al triplice fischio, il bilancio è contrastante: da un lato la soddisfazione per un pareggio combattuto e ricco di emozioni, dall’altro l’amarezza per gli scontri che hanno preceduto la partita. Le autorità hanno avviato le indagini per identificare i responsabili della guerriglia ultrà. Verranno esaminati i filmati delle telecamere di sorveglianza e i video presenti sui social network. L’obiettivo è quello di individuare e punire i colpevoli, per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.
La partita tra Vittoria e Milazzo, dunque, lascia un segno profondo. Un segno che va oltre il risultato del campo. Un segno che ci ricorda come la violenza e l’intolleranza siano ancora presenti nel mondo del calcio. Un segno che ci spinge a riflettere sull’importanza del fair play e del rispetto reciproco, valori fondamentali per garantire la sicurezza e la serenità di tutti coloro che amano lo sport.