Il Trapani esce sconfitto di misura (1-0) dalla trasferta in casa della capolista Audace Cerignola, al termine di una partita combattuta, in cui i granata hanno cercato il pareggio fino all’ultimo, senza però riuscire a concretizzare le occasioni create. Un rigore trasformato da Capomaggio dopo soli 7 minuti decide il match, con i pugliesi che poi sfiorano più volte il raddoppio, colpendo anche una traversa. Il Trapani, pur soffrendo l’iniziativa dei padroni di casa, soprattutto nel primo tempo, reagisce nella ripresa, ma non trova il guizzo vincente. Una sconfitta che aumenta i rimpianti per una stagione al di sotto delle aspettative, con la squadra che continua a mostrare limiti caratteriali e tecnici.
La partita si mette subito in salita per il Trapani. Dopo soli 7 minuti, Silvestri atterra D’Andrea in area di rigore e l’arbitro concede il penalty. Dal dischetto si presenta Capomaggio, che calcia forte e teso sotto la traversa, battendo Ujkaj e portando in vantaggio l’Audace Cerignola. Un avvio shock per i granata, costretti a inseguire fin dai primi minuti.
Il Trapani fatica a reagire al gol subito, soffrendo l’iniziativa dell’Audace Cerignola, che si rende più volte pericolosa. Al 27′, D’Andrea trova il gol del raddoppio, ma la rete viene annullata per fuorigioco. I padroni di casa continuano a spingere e all’89’ colpiscono una traversa con Achik, costringendo Ujkaj a diversi interventi decisivi. I granata non riescono a esprimere il proprio gioco, con Ciuferri e Anatriello sotto tono e tanti errori di impostazione e piccole disattenzioni che avrebbero potuto costare caro.
Ripresa: Torrente Cambia, il Trapani Cresce
Nella ripresa, l’allenatore del Trapani, Torrente, corre ai ripari, lasciando negli spogliatoi Ciuferri e Anatriello, e inserendo Zak Ruggiero e Stensrud. Il cambio di modulo, con il passaggio al 4-4-2, dà maggiore equilibrio alla squadra, che inizia a macinare gioco e a rendersi pericolosa in fase offensiva.
La partita diventa più equilibrata, ma le occasioni da rete latitano fino ai minuti finali, quando il Trapani sfiora il pareggio. Stensrud, entrato nella ripresa, raccoglie una ribattuta della difesa e calcia al volo, mandando però la sfera di poco a lato. Un’occasione che fa gridare al gol i tifosi granata, ma che si spegne sul fondo. Al 67′ proteste per un presunto fallo di mano: su cross dalla sinistra, la sfera viene colpita in area piccola da Martinelli, a velocità ridotta.
Finisce 1-0 per l’Audace Cerignola, un risultato che conferma la forza della capolista e che lascia l’amaro in bocca al Trapani. I granata, pur mostrando una reazione nella ripresa, non sono riusciti a trovare la via del gol, evidenziando limiti caratteriali e tecnici che rappresentano una costante di questa stagione. Una sconfitta che aumenta i rimpianti per quello che poteva essere e che non è stato, con la squadra che continua a sembrare perennemente alla ricerca di se stessa.