Catania – La vittoria era l’unica strada per continuare a credere nel sogno. La Meta Catania avrebbe potuto scrivere un capitolo memorabile nell’Elite Round della UEFA Futsal Champions League, ma contro lo United Galati la rimonta è arrivata troppo tardi. Il risultato finale segna un’amara sconfitta e l’addio alle ambizioni di qualificazione.
Il primo tempo è stato caratterizzato da un equilibrio tattico, con la squadra etnea che ha faticato a trovare varchi contro una difesa rumena organizzata e solida. Juanra, il tecnico dei rossazzurri, ha scelto di lasciare inizialmente fuori giocatori chiave come Carmelo Musumeci e Luis Turmena, affidandosi a Siqueira tra i pali e a una rotazione ampia con Bocao, Silvestri, Podda, Dian Luka e altri. Tuttavia, è stato lo United Galati a sfruttare la prima vera occasione: un tiro preciso che ha battuto il portiere etneo.
Nonostante un buon possesso palla, le conclusioni della Meta sono state poche e poco incisive. Un episodio controverso ha poi aggravato la situazione: un rigore assegnato ai rumeni ha portato allo 0-2 poco prima dell’intervallo, lasciando i catanesi in difficoltà.
Nella ripresa, Juanra ha cercato di invertire la rotta con un approccio più offensivo, ma il Galati ha colpito ancora, portandosi sullo 0-3. L’ingresso di Turmena e Musumeci ha dato nuova energia, con il brasiliano protagonista di diverse occasioni. Il power play attivato a metà tempo ha permesso alla Meta di aumentare la pressione, e finalmente è arrivato il gol con Turmena su assist di Musumeci.
Nonostante il forcing finale e il secondo gol di Turmena a un minuto dal termine, la difesa del Galati ha resistito. Palo, episodi dubbi e una grande determinazione non sono bastati alla Meta Catania per completare la rimonta.
La sconfitta, la seconda consecutiva, chiude le porte della qualificazione per i rossazzurri, ma non cancella l’onore di una storica partecipazione alla Champions League. Domani, l’ultima gara sarà un’occasione per chiudere questa avventura con orgoglio.